Cambiare le marce senza usare la frizione – va bene oppure no?

Cambiare marcia su una moto senza utilizzare la frizione è pericoloso per la trasmissione oppure no? Esaminiamo una cosa alla volta. Il cambio nella maggior parte delle moto è un sistema di ruote dentate  non sincronizzato. Questo significa che il cambio di velocità si fa’ inserendo i denti, che fanno parte integrante dell’ingranaggio, in delle apposite cavità. Questo si effettua tramite un movimento  del piede sinistro, che agisce sulla leva del cambio, tramite il regolatore del cambio. Il problema è che il disco dentato ed il disco forato, nel momento del cambio di marcia, girano in genere a velocità differenti. Per questo i guidatori esperti effettuano diverse manovre con l’acceleratore per ridurre la differenza tra queste due velocità e di conseguenza  lo sgradevole attrito che ne deriva. Questa attrito si percepisce precisamente come una scossa quando si entra in una marcia, assieme ad uno stridore sgradevole. Un altro punto importante, è il fatto che – messo da parte un dettaglio che sarà discusso tra un attimo – un elemento che gira è di solito collegato meccanicamente all’albero motore, che gira anch’esso, e l’altro alla ruota posteriore. Come si fa quindi a far avanzare una moto partendo da un punto morto? Il disco collegato all’albero motore ruota ad un ritmo veloce, mentre quello collegato alla ruota si ferma. Cercare di impegnarsi in una tale situazione significa, nel migliore dei casi, un terribile raspare, un brutale strozzamento del motore, e nella peggiore ipotesi - la distruzione del cambio o la fessurazione del blocco motore. Ritorniamo quindi al dettaglio trascurato, la frizione. Essa permette di scollegare la trasmissione tra l’albero motore ruotante ed il disco del cambio, che deve mettere i suoi denti nei fori del  disco che riceve l’azionamento, per poi  ristabilire dolcemente e delicatamente questa connessione. La frizione ha un compito simile da svolgere durante la guida. Per evitare di dover uguagliare improvvisamente la velocità di due elementi rotanti – uno collegato all’albero motore e l’altro alla ruota posteriore -, disconnette la connessione tra una delle ruote dentate del cambio e l'albero motore. Una volta che una particolare coppia di ingranaggi, responsabile di una particolare marcia, si è innestata, il collegamento di trasmissione viene ristabilito da un movimento della mano sinistra. Tutto si riduce alla questione di inserire i denti nei fori. Stringete, garantite il comfort durante la guida, ma rendete il processo di spostamento difficile. Il gioco facilita il cambio di marcia a scapito di uno sgradevole rallentamento della trasmissione, che si sperimenta quando si guida con carichi variabili sulla catena cinematica. Quindi qui, come un po’ ovunque,  è necessario un compromesso.

Cambio di velocità senza l’utilizzo della frizione

Da dove viene l’idea di cambiare di marcia senza usare la frizione? Dallo sport.  Si è scoperto che il procedimento di cambio tradizionale richiedeva troppo tempo, ed i motociclisti hanno deciso di rinunciare alla frizione. Quest’ultima richiedeva una certa abilità, poiché la mancanza di sincronizzazione rendeva impossibile o prolungava il cambio di marcia, ma i professionisti sapevano come padroneggiarla. Che cosa aveva a che fare questo con la durata del cambio? A chi importava questo nello sport? L’avvento dei  videogiochi ha finalmente messo fine ai dubbi.

Quickshifter (cambio rapido) – la prossima tappa sulla strada per evitare la frizione quando si cambia marcia

Cos’è un “QuickShifter”? Si tratta di un dispositivo che rileva il momento in cui il guidatore inizia il processo di cambio di velocità, e non appena i denti di una ruota, collegati direttamente all’albero motore, sono sul punto di centrare i loro fori in un disco che gira alla velocità proporzionale a quella di rotazione della ruota posteriore, esso  arresta il motore per una frazione di secondo. Lo fa’ interrompendo l'accensione o l'alimentazione del carburante. Naturalmente, perché questo abbia senso, l'arresto del sistema di propulsione della moto deve provocare una convergenza delle velocità di rotazione dei due elementi rotanti del cambio, e non il contrario. Per questo l’acceleratore deve funzionare sempre in maniera corretta.

Allora, cambiare marcia senza utilizzare la frizione nuoce alla trasmissione o no?

Leggendo il testo sopra citato con comprensione, rende banale la risposta alla domanda di cui sopra. Dal punto di vista della meccanica del processo descritto, è evidente che lo stesso pilota sulla stessa moto, effettuando un cambio di marcia, esercita uno sforzo molto più elevato sulla trasmissione facendolo senza utilizzare la frizione che se avesse scelto di usarla. E’ impossibile che un cambio di marcia senza l’uso della frizione si riveli meno impegnativo per la trasmissione che, al contrario,se il meccanismo della frizione viene usato. Un altro problema è, chiaramente, il fatto che i costruttori di motociclette partono da un principio, in fase di progettazione, che gli utilizzatori dei loro veicoli cambieranno marcia senza utilizzare la frizione. Da qui i "quickshifters”. I cambi delle moto moderne possono gestire meglio  l’impegno maggiore risultante dai cambi di marcia effettuati senza l’utilizzo della frizione, poiché sono progettati per questo compito. Il cambio di marcia senza frizione nuoce oppure no ai nostri cambi delle moto? La risposta è la seguente: il cambio di ogni moto è un meccanismo che è sottoposto all’usura come ogni altro. Cambiare velocità senza utilizzare la frizione accelera senza dubbio il processo di usura di questo meccanismo. Speriamo che la durata di questa componente sia sufficiente per tutto il periodo durante il quale utilizzeremo  i nostri veicoli.
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